Filosofia della cura

Melete parte da una costatazione fondamentale: dove c’è vita umana, c’è necessità di cura. Non si può pensare a nessuna dimensione dell’esistenza fuori da quella cornice di senso che è la cura. Siamo fatti di tempo, e il nostro essere nel mondo prende forma grazie alla cura: cura che procura cose per conservare la vita, cura che ripara le ferite della materia corporea e spirituale che noi siamo, cura che cerca quello che può nutrire la mente e il cuore per far fiorire l’esistenza.

C’è la cura di sé, che permette a ciascuno di dare forma alla propria vita, in pienezza; c’è la cura per l’altro, che favorisce il fiorire di ciò che è bene per le altre persone; c’è la cura per il mondo, che riconosce la necessità di tutelare gli spazi naturali, sociali e istituzionali che tutti condividiamo.

Concepire la cura secondo queste diverse declinazioni significa abbracciare una visione etica particolarmente sensibile alla coltivazione di quella tensione alla vita buona che si irradia in tutte le dimensioni dell’esperienza umana: personale, relazionale, professionale, politica.

È necessario oggi dare sempre più spazio a una riflessione sulla cura, per riportare questa pratica fondamentale al centro del dibattito culturale in tutte le sue forme, affrontando con le persone (singoli, professionisti, gruppi, istituzioni) la questione di come costruire esistenze e comunità capaci di cura.

A partire da questa prospettiva il Centro propone:

  • percorsi di formazione per realtà sociali, comunità professionali, istituzionali, religiose e politiche sull’etica della cura;
  • progetti di ricerca qualitativa di tipo partecipativo per indagare i bisogni di cura dei diversi contesti;
  • laboratori per la costruzione di pratiche di cura dentro i diversi contesti;
  • attività convegnistica sull’etica della cura, sulle esperienze di cura nei diversi contesti, e sulle pratiche spirituali che favoriscono la cura della vita della mente e della vita del cuore.