Cura ed emozioni

Un’emergenza educativa del tempo attuale è l’analfabetismo affettivo, inteso come incapacità o difficoltà a comprendere, esprimere e gestire le proprie emozioni, oltre che a riconoscere quelle altrui e a rapportarsi ad esse. Questo fenomeno, che è strettamente legato a problematiche comportamentali e relazionali, rende urgente promuovere, fin dai primi gradi di scolarizzazione, percorsi di educazione affettiva per lo sviluppo delle competenze riflessive necessarie alla cura di sé e degli altri.

Da tempo è noto come la dimensione affettiva incida molto sulle modalità dell’apprendimento, ma alle emozioni è intrinsecamente legato anche il clima relazionale che si respira in classe, tanto che per garantire agli alunni una buona qualità della vita a scuola è necessario insegnare loro ad aver cura di esse. Questa però non è la sola ragione per cui la dimensione affettiva dovrebbe essere considerata come centrale nei percorsi di formazione dei pratici. Se è vero che i docenti dovrebbero insegnare ai loro alunni come prendersi cura delle proprie emozioni, è vero anche che dovrebbero essi stessi aver acquisito e saper coltivare questa competenza, poiché la cura della dimensione affettiva rappresenta un aspetto fondamentale di quella cura di sé che i pratici dovrebbero saper attuare in prima persona per poter esercitare il compito di prendersi cura degli altri.

A partire da questa prospettiva il Centro propone:

  • percorsi di educazione affettiva per gli alunni, con proposte differenti per i diversi gradi di scuole;
  • progetti di ricerca educativa, per la sperimentazione di strumenti e metodi per favorire l’autocomprensione affettiva;
  • attività di formazione per futuri insegnanti e insegnanti in servizio su come costruire efficaci attività di educazione affettiva per gli alunni e su come coltivare la cura delle proprie emozioni a partire dallo sviluppo di specifiche posture autoriflessive.